es-Ho lavorato tanto...
04.03.2018

Un rimpianto? no, c'è sempre qualcosa da fare ancora: 'Ho lavorato proprio tanto in questa terra; ora mi aspetto il paradiso'. Ogni respiro è vita e come tale richiama il desiderio del costruire, del trasformare, del di più.
Un Fondatore ha nel sangue la profezia del futuro. Il suo presente è già oltre. Il suo amore è istinto puro lanciato fino al 'tutto è compiuto'. Non si conosce il momento. Luigi Maria Monti sa soltanto che 'il di più' è raggiungibile, e se non bastano i suoi passi, ci sarà un altro a completarlo. L'amore del resto è sempre contagioso. Gesù stesso afferma che i suoi seguaci avrebbero fatto cose più grandi. La logica è quella del seme: è piccolo, non si vede, ma ha il coraggio di morire nel nascondimento e poi esplodere in fiore fino a produrre spiga, o melagrana.
Il futuro non fa paura all'uomo santo,
nemmeno la morte. Un passaggio di crescita da padre a figlio, da figlio a
fratello. Da fratello a fratello nel bisogno. Tutto è carità che fa dell'amore
la linfa vitale di ogni guarigione e resurrezione. E' nell'incontro con l'Altro
che si accende il 'fuoco nel cuore' e la sera diventa mattino.
Il Fondatore nel buio di una semplice stanza attraversa di nuovo i guadi tra la riva del lasciare tutto per seguire Gesù e il tornare indietro. Il suo amore germoglia in giovane età, ora sente pulsare la gioia di paradiso, non può restare nella notte. E sa ancora irritarsi di fronte all'ambigua incertezza: non c'è spazio per 'grugnoni'. Richiede una scelta: 'o far bene o andarsene'. Per chi resta osa: 'l'umile sottoscritto supplica l'Eminenza Vostra a facoltizzarlo a dispensare i suoi religiosi Fratelli sia dal digiuno che nella qualità dei cibi'. L'amore non desidera rallentamenti.

Non si possono lasciare i Fratelli al servizio degli infermi 'in assidua fatica ed aria miasmatica' senza mangiare, anche quando incombe il digiuno quaresimale. C'è un'emergenza che ha bisogno di energie fisiche e spirituali per 'amare inchiodati' sulla croce del servizio. La carità ha esigenze di forza, di lucidità, di spiriti pronti. E ogni servizio è emergenza. Ogni giorno e notte è emergenza, quando hai a che fare con malati e bambini.
C'è spazio soltanto per giovani 'robusti di spirito': 'Vieni,ti attendo io, ti attendono i Fratelli: di più ti attende Maria Santissima, nostra amorosissima Madre, per servire il suo divin Figlio nella persona dei poveri infermi'. La terapia dell'amore si alimenta del dono totale e di forze che solo il cibo eucaristico alleggerisce gli affanni della fatica e del correre agli stimoli del bene. Questa penitenza diurna e notturna non ha bisogno di altre privazioni, perché l'altro è il mio cibo, la mia ricchezza, il mio paradiso.